

Ventotto giorni dopo l'astropate della Dark Nebula invia un disperato messaggio psichico in cui oltre alla notizia della scoperta riporta di ingenti danni strutturali riportati dalla nave a causa di un non meglio identificato attacco nemico. Poco dopo aver inviato il messaggio la Dark Nebula viene distrutta.
La presenza dell'anomalia provoca una distorsione del messaggio psichico dell'astropate morente amplificandolo oltre misura. In poco tempo la perturbazione nell'immaterium percorre distanze incredibili destando l'attenzione di tutti coloro in ascolto. Molti occhi si posano su Harakum secundus.
Due mesi dopo l'incrociatore dei Magli Imperiali Invincibile Audacia giunge nei pressi del pianeta. I sensori della nave rivelano la presenza di un imponente sistema satellitare difensivo stazionario nell'orbita. I satelliti risultano però inattivi e l'assenza di qualsiasi emissione energetica proveniente dalla superficie confermano che Harakus secundus è un pianeta morto. L'Invincibile Audacia inizia la discesa verso l'orbita più bassa del pianeta dove si imbatte in numerosi detriti e relitti di navi di difficile identificazione. Tracce residue di plasma testimoniano una battaglia spaziale avvenuta recentemente. I sensori della nave iniziano a scandagliare lo spazio attiguo alla ricerca di eventuali navi ostili quando improvvisamente viene registrato un picco improvviso di energia proveniente dal pianeta. All'unisono i satelliti difensivi si attivano allineando i sistemi di mira sulla nave imperiale. Prima che il suo equipaggio riesca a mettere in atto una manovra diversiva, l'Invincibile Audacia viene bersagliata da innumerevoli satelliti. In un attimo gli scudi si sovraccaricano disattivandosi e lo scavo viene lacerato in più punti dai potenti laser nemici. Consapevole che il destino della sua nave è segnato, il capitano Barseth Loch, ordina di spingere il reattore al massimo nel tentativo di scendere il più possibile vicino alla superfice, contemporaneamente concentrando il fuoco delle batterie per aprire un varco nel sistema difensivo del pianeta. Poco prima che la sua nave esploda, Loch ordina il lancio delle capsule d'atterraggio con a bordo il contingente di SpaceMarines imbarcato sull'Invincibile Audacia. Nel tentativo di sfuggire al fuoco nemico le capsule si disperdono nella loro discesa verso la superficie del pianeta ma nonostante il sacrificio di Loch e del suo equipaggio molte vengono intercettate e distrutte. Alcune riescono però a toccarre terra disperdendo gruppi di sopravvissuti su tutto il pianeta.
Ai marines superstiti appare subito chiaro che Harakum secundus è veramente un pianeta morto. Eppure tracce inequivocabili testimoniano che recentemente qualcun altro ha calpestato la superfice del pianeta. Forse altri sopravvissuti appartenenti agli equipaggi delle navi distrutte avvistate in orbita sono riusciti a raggiungere il pianeta.
Non rimane che trovare un modo per fuggire da Harakum secundus prima che l'anomalia lo reclami ancora una volta.
895.M41 Frangia orientale, Anomalia di Haden.
Da più di un millennio l'intera regione è persa a causa di un'estesa tempesta warp che rende impossibile qualsiasi navigazione. La Dark Nebula, una nave exploratus dei Magi di Marte, capta un segnale in codice binario proveniente dal cuore dell'anomalia. Il magus al comando decide di indagare e ben presto i potenti sistemi auspex della nave individuano, all'interno della tempesta warp, una massa planetaria. Attraverso un confronto con i dati contenuti nei cogitator della Dark Nebula, emerge, senza ombra di dubbio, che il pianeta in questione è Harakum secundus, un Mondo Forgia di cui si erano perse le tracce da più di un millennio. Sfidando l`anomalia la nave cambia rotta iniziando un viaggio che in ventinove giorni la porterà nell'orbita del pianeta.